Gotthard Bonell
Eppur si muove... Un quadro sensuale che sembra fermo, ma non lo è. O è solo un’impressione?

L’artista altoatesino Gotthard Bonell

Gotthard Bonell nella stanza 207 in occasione dell’inaugurazione del “nuovo” Greif (anno 2000)
Per Gotthard Bonell l’oggetto rivesta un’importanza basilare. Ed è dal confronto con l’oggetto che si sviluppano la pittura e il disegno, tecniche usate dall’artista altoatesino per realizzare il trittico della stanza 207. Vi potrà sembrare sorprendente, ma gli oggetti ritratti sembrano essere in movimento: il guanto di pelle così perfettamente ritratto, il lussureggiante drappeggio di una coperta di pelliccia vibrano inquieti, dando vita ad una vitalità raffinatamente sensuale. Tanto da insinuare un dubbio nell’osservatore: è solo un quadro o una forma in movimento?

Gotthard Bonell, Studio per la stanza 207 (disegno a carboncino)

Emilie Mediz-Pelikan, Donna nuda di schiena (disegno a matita, 1896)

Gotthard Bonell, Trittico (olio su tela)