Leo Putz
Come sarebbe bello, di tanto in tanto contrapporre alla grevità della vita la leggerezza di una pennellata.

Leo Putz, Nudo di donna (carboncino, 1920)

Leo Putz, Tre fanciulle al lago nel bosco (carboncino, 1918)
Riservata, quasi intimidita dallo splendore dorato delle installazioni di Arnold Mario Dall’O, nella stanza 107 alloggia anche una donna dalla casta nudità. Si tratta di Adelheid Ruppert, che Leo Putz (1869-1940) immortalò nel 1920 con un disegno a carboncino. Putz amava ritrarre momenti di vita quotidiana, come testimonia anche l’altro carboncino – “Tre fanciulle al lago nel bosco” – presente nella camera 214. Lo stile di Leo Putz oscillava tra Impressionismo e Jugendstil. Meranese, trascorse buona parte della sua vita a Monaco di Baviera, dove fu membro dell’associazione di artisti “Die Scholle” e collaboratore della rivista “Jugend”.